Napoleone
Le affermazioni ideali della Rivoluzione Francese si erano rapidamente diffuse in tutti i circoli culturali d'Europa. Ovunque si rinforzarono i movimenti rivoluzionari chiamati genericamente giacobini: anche in Italia. I giacobini italiani speravano che Napoleone diffondesse i principi ideali della Rivoluzione. Il Trattato di Campoformio (1796) fu una terribile delusione: Napoleone infatti proprio come tutti i sovrani del passato e del presente non aveva tenuto in nessuna considerazione la volontà del popolo veneziano: aveva consegnato la Repubblica di Venezia all'Austria, in cambio della Lombardia. Dopo circa mille anni la repubblica aveva perso la sua indipendenza.
Napoleone comunque permise in Italia la costituzione di repubbliche, dette repubbliche sorelle, che furono governate da giacobini locali sotto il controllo francese. Si formarono: la repubblica cisalpina che ebbe come bandiera il tricolore (che poi sarà scelto come bandiera dell'Italia) la repubblica ligure, la repubblica romana, la repubblica partenopea.
Quando Napoleone riuscì a sconfiggere la seconda coalizione in Italia rinacque la repubblica cisalpina, che nel 1802 fu trasformata in Repubblica italiana.
Queste esperienze politiche in Italia furono di grande importanza nella formazione di un sentimento di rinascita nazionale che si diffuse prorompente soprattutto fra gli intellettuali ed i borghesi.
Nel 1804 Napoleone si fece incoronare Imperatore dei Francesi, nel 1805 la repubblica italiana fu trasformata in Regno d'Italia: Napoleone si fece incoronare re d'Italia a Milano, nominò una sorella duchessa di Lucca, un'altra sorella duchessa di Guastalla, poi nominò il fratello Giuseppe re di Napoli, poco dopo lo nominò re di Spagna e nominò il cognato, Gioacchino Murat re di Napoli.
Nel 1804 Napoleone approvò il codice napoleonico , una importantissima raccolta di leggi che divennero un modello per tutti i codici successivi in molti paesi del mondo.
Vi si confermavano le principali conquiste della rivoluzione: uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e abolizione dei privilegi feudali.
Importante fu anche la riforma scolastica.
Nel 1810 quasi tutta l'Europa, dalla Spagna alla Polonia. Per danneggiare l'Inghilterra Napoleone aveva decretato il blocco continentale vietando agli stati di commerciare con gli inglesi.
Nonostante le importanti riforme, tutti i popoli dell'impero napoleonico cominciarono presto a manifestare irritazione per la situazione politica: le limitazioni della circolazione delle merci danneggiavano i borghesi, le tasse erano aumentate, i giovani venivano costretti a diventare soldati dell'esercito napoleonico.
La Francia divenne simbolo dell'oppressione e si formò un nuovo sentimento nazionale che spinse a combattere per la libertà del proprio paese.
Nel nome della libertà, dell'uguaglianza e della nazionalità daranno la vita, migliaia di patrioti nelle insurrezioni del 1800
Per punire lo zar Alessandro I che aveva violato il blocco, Napoleone nel 1812 intraprese la campagna di Russia. L'esercito russo adottò una tecnica militare molto astuta: non affrontò direttamente l'esercito francese, indietreggiò distruggendo deliberatamente raccolti e case in modo che i francesi, addentrandosi nel territorio russo, non trovassero né cibo né ripari.
Napoleone arrivò a Mosca ma ormai si stava avvicinando il terribile inverno russo Napoleone fu costretto a ordinare la ritirata
Gelo, fame, improvvisi attacchi dei soldati russi decimarono l'esercito di Napoleone.
A Lipsia, nel 1813 dalla nuova coalizione l'esercito napoleonico, subì un'altra gravissima sconfitta: fu costretto ad abdicare: il trono di Francia fu reso a Luigi XVIII, fratello di Luigi XVI
Napoleone fu confinato all'isola d'Elba che gli fu assegnata come principato personale.
Intanto si apriva il Congresso di Vienna.
Dall'Elba , dopo tre mesi fuggi, tornò in Francia e riconquistò il potere.
La nuova coalizione che presto si riformò lo sconfisse definitivamente a Waterlò.
Fu deportato nell'isola di Sant'Elena dove morì il 5 maggio 1821
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