Alla fine della Seconda Guerra Mondiale (1945) l’Europa fu divisa in due parti: gli stati dell’Europa orientale sotto il controllo e l’influenza dell’URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche) ebbero governi comunisti ed organizzarono economie socialiste ossia “economie di piano) Gli stati dell’Europa occidentale, sotto il controllo e l’influenza degli USA ebbero governi democratici ed organizzarono economie di mercato.
La Germania, principale responsabile della tragedia della guerra, fu divisa in due: la RDT
(Repubblica democratica Tedesca) ebbe un governo comunista e fece parte dell’Europa dell’Est sotto il controllo dell’URSS; e la RFT (Repubblica Federale tedesca) con governo democratico, sotto l’influenza degli USA.
Fra gli Stati dell’Europa occidentale nacque l’idea di creare un organismo di cooperazione internazionale, una sorta di Europa federale, sul modello degli USA
Prima tappa fu la creazione della Comunità Economica del Carbone e dell’Acciaio nel 1953
(Italia, Francia, Repubblica Federale Tedesca, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo)
Seconda tappa fu la creazione della Comunità Economica Europea (CEE) nel 1958
Terza tappa fu la creazione dell’Unione Europea a Maastricht nel 1993
Progressivamente, nel corso degli anni molti stati sono entrati a far parte dell’UE. Ma le divergenze politiche ed economiche restano forti
Gli ultimi due, in ordine di tempo (2007) sono stati la Romania e la Bulgaria. Particolarmente difficile da risolvere risulta l’integrazione dei paesi dell’Europa dell’Est perché sono economicamente più arretrati: i redditi delle popolazioni sono più bassi.
I principi fondamentali dell’UE sono : democrazia, parità fra i sessi, rispetto dei diritti umani
Gli obiettivi dell’UE: assicurare in tutti gli Stati membri, libertà, sicurezza e giustizia.
I diritti dei cittadini degli Stati membri: libertà di circolare, soggiornare e dunque lavorare su tutto il territorio della Comunità
La convenzione di Schengen è un accordo firmato nel 1995 fra alcuni paesi ( compresa l’Italia)
Che abolisce i controlli alle frontiere
Le istituzioni dell’UE
La Commissione Europea. E’ formata da 27 commissari, uno per ogni paese. Ha sede a Bruxelles (Belgio), resta in carica 5 anni. Ha il compito di proporre iniziative.
Il Consiglio dei Ministri Europeo. E’ formato da tutti i ministri che nei diversi paesi si occupano dello stesso settore pubblico (agricoltura, industria, istruzione). Ha sede a Bruxelles. Ha il compito di valutare le proposte della commissione e di prendere decisioni
Il Parlamento Europeo. E’ formato da 732 membri eletti democraticamente dai cittadini di tutti gli stati, ogni 5 anni. Ha sede a Strasburgo. Ha il compito di approvare il bilancio (esame delle attività)
La moneta unica. L’Euro Dal 2002, 12 paesi dell’UE hanno adottato la moneta unica che è stata chiamata euro. Tre stati membri hanno scelto di continuare ad utilizzare la loro moneta nazionale: Inghilterra, Danimarca e Svezia. L’area euro è chiamata EUPOLANDIA. L’euro è una moneta forte e, come il dollaro è utilizzata per effettuare i pagamenti internazionali.
Politiche comuni
L’UE attua ovunque molti programmi e concede finanziamenti alle regioni più arretrate per promuovere il loro sviluppo.
Inoltre, vengono finanziate le iniziative di salvaguardia dell’ambiente, la costruzione di strade e ferrovie, di assistenza agli anziani ecc.
In un primo periodo particolari finanziamenti sono stati concessi ai paesi più arretrati: Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda ecc. Grazie a tali aiuti, questi paesi si sono sviluppati.
In questo periodo i finanziamenti maggiori sono destinati ai nuovi paesi dell’Europa dell’Est
Aiuti economici sono concessi anche a sostegno delle nuove attività economiche in aree in crisi (es. area di Genova, Lorena francese ecc)
La politica agricola comune (PAC)
I risultati sono buoni: l’UE ha raggiunto l’autosufficienza alimentare. Tuttavia in passato sono state privilegiate soprattutto le grandi aziende. Si è creato inoltre il problema delle eccedenze: attualmente vengono distrutti i prodotti in eccesso. Oggi fortunatamente vengono sostenuti anche i piccoli agricoltori delle aree meno sviluppate.
LUE ed i paesi in via di sviluppo
L’UE promuove iniziative e concede aiuti economici e finanzia i progetti per favorire lo sviluppo dei paesi poveri del mondo
L’Italia e l’UE
La possibilità di collaborare con stati economicamente forti ha favorito la crescita dell’economia italiana
Si è inoltre sviluppato un forte senso di appartenenza all’Europa
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